STORIA

Come funziona il Videoregistratore

TECNICA – I videoregistratori catturano un’immagine convertendola in segnali elettronici sotto forma di corrente elettrica variabile. Questa corrente si trova in prossimità di un nastro magnetico in movimento. Quando il segnale cambia, un elettromagnete genera un campo magnetico variabile, che magnetizza le particelle magnetiche presenti nel nastro in movimento secondo uno schema corrispondente al livello dei segnali.
Per riprodurre il nastro, le particelle magnetiche sul nastro scorrono davanti a una testina, inducendo una corrente elettrica. Queste correnti sono identiche al segnale elettrico iniziale utilizzato per registrare il nastro.

Nella registrazione video i segnali provengono da una videocamera o da una trasmissione televisiva e ritornano in riproduzione ad un ricevitore televisivo. Per il videoregistratore è stato sviluppato un modo compatto di registrazione. La chiave di questa compattezza è la velocità di scrittura, la velocità con cui il nastro si muove sulla testina. 
Due o più testine di registrazione sono montate in un videoregistratore su un tamburo a rotazione rapida. Il tamburo gira circa 30 volte al secondo. Il nastro è avvolto parzialmente attorno al tamburo ad angolo, formando un’elica. Senza questo metodo di registrazione, chiamato scansione elicoidale, il nastro dovrebbe scorrere circa 100 volte più velocemente di quanto non fa. 
Mentre le testine video ruotano, il nastro entra in contatto con le testine lungo un percorso diagonale. Le testine registrano strisce diagonali alternativamente sul nastro, con una testina che inizia una striscia proprio mentre l’altra testina ne termina un’altra. Ciascuna coppia di strisce, o tracce, contiene il segnale di un singolo fotogramma o immagine video. Una striscia ha le linee con numeri pari dell’immagine e l’altra traccia ha le linee con numeri dispari. Questa scansione interlacciata previene lo sfarfallio delle immagini poiché le immagini vengono presentate 60 volte al secondo,

Inizialmente furono introdotti due formati VCR: Beta e VHS (Video Home System). 
Entrambi utilizzavano un nastro largo 1/2 pollice (1,3 centimetri), ma differivano nella dimensione del tamburo e in altre caratteristiche secondarie. Quando il mercato delle apparecchiature di registrazione domestiche si espanse notevolmente, il formato VHS ottenne un vantaggio iniziale, principalmente perché i nastri Beta vergini offrivano molto meno tempo di registrazione. All’inizio degli anni ’90 i nastri Beta preregistrati erano quasi obsoleti
All’inizio del 21° secolo i DVD e i lettori DVD vendevano più delle videocassette e dei videoregistratori.